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«Nel calcio, come nella vita, ci sono tante possibilità di vittoria dentro alla stessa partita, di cui il risultato finale è solo un indicatore parziale. Ci può essere un bel passaggio, una parata prodigiosa, un intervento ben riuscito, uno sguardo di stima... e in fondo basta questo per esultare di gusto come un goal ai Mondiali. È infatti uno spettacolo vedere queste piccole-grandi conquiste che partita dopo partita lanciano i bambini nella scoperta di sé. Come direbbe San Paolo, anche noi vogliamo correre per conquistare il premio, ma un premio che dura per sempre e di cui possiamo già fare esperienza tenendo aperti i nostri occhi e il nostro cuore»

il Presidente

L'atleta è un po' come il santo: conosce la fatica ma non gli pesa perché, nella fatica, è capace di intravedere oltre, qualcos'altro. Trova una motivazione, che gli permette non solo di affrontare la fatica ma quasi di rallegrarsi per essa: senza motivazione, infatti, non si può affrontare il sacrificio.

Papa Francesco

Perché è questo che s’intende in ultima analisi con il gioco: un’azione completamente libera, senza scopo e senza costrizione, che al tempo stesso impegna e occupa tutte le forze dell’uomo. In questo senso il gioco sarebbe una sorta di tentato ritorno al Paradiso: l’evasione dalla serietà schiavizzante della vita quotidiana e della necessità di guadagnarsi il pane, per vivere la libera serietà di ciò che non è obbligatorio e perciò è bello.

Papa Benedetto XVI

E’ importante, cari ragazzi, che lo sport rimanga un gioco! Solo se rimane un gioco fa bene al corpo e allo spirito. E proprio perché siete sportivi, vi invito non solo a giocare, come già fate, ma c’è qualcosa di più: a mettervi in gioco nella vita come nello sport. Mettervi in gioco nella ricerca del bene, nella Chiesa e nella società, senza paura, con coraggio ed entusiasmo. Mettervi in gioco con gli altri e con Dio; non accontentarsi di un “pareggio” mediocre, dare il meglio di sé stessi, spendendo la vita per ciò che davvero vale e che dura per sempre. Non accontentarsi di queste vite tiepide, vite “mediocremente pareggiate”: no, no! Andare avanti, cercando la vittoria sempre!

Papa Francesco

Ecco i campi degli oratori, le periferie della città, e allora si gioca, si collabora, si mettono insieme le forze, e allora i bambini cantano, gridano, gioiscono e si potrebbe dire: ecco il Csi ha realizzato il miracolo. Laddove lo sport può diventare un luogo di interessi poco chiari, di tifoserie, di scommesse clandestine, di corruzione, c’è gente che fa fiorire il deserto e semina una voglia di giocare che rende amici, semina una dedizione degli adulti verso i più giovani che rende possibile desiderare di diventare adulti.

Arcivescovo Delpini

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Sport
per educare

Il centro della nostra proposta è un'esperienza educativa volta a valorizzare la crescita umana e sportiva dell'atleta e  dell'adulto secondo la visione cristiana dell'uomo.

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